Come la psicologia influisce sull’uso delle criptovalute

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Cosa rallenta psicologicamente l’adozione delle criptomonete
di Anna Fata

Le criptovalute o criptomonete sono valute visibili e utilizzabili solo conoscendo un determinato codice informatico. Sono virtuali, non esistono in forma fisica, ma si scambiano esclusivamente per via telematica. La più nota attualmente è il bitcoin, nata a gennaio 2009, ma se ne stanno affacciando numerose altre.

Nonostante se ne parli oramai da parecchi anni, sebbene abbiano un potenziale altamente innovativo, sul piano psicologico ancora incontrano numerose resistenze e sospetti, anche in virtù di alcuni potenziali rischi sul piano della sicurezza e della privacy che potrebbero comportare.

 

I vantaggi delle criptovalute

Rispetto a tutte le forme di denaro che siamo abituati quotidianamente ad utilizzare (contanti, carte di credito, bonifici bancarie, assegni, ecc.), le criptovalute comportano alcuni sensibili vantaggi. Essendo interamente digitali contribuiscono ad abbassare i costi delle transazioni (si stima fino a circa il 2-3% o anche più).

Inoltre, quando le transazioni avvengono tramite le criptovalute gli istituti finanziari non vengono coinvolti consentendo così maggiore privacy e assunzione di responsabilità per gli utenti e riducendo il rischio di furti di identità.

D’altro canto non si può negare che il maggiore anonimato possa aprire le porte a possibili utilizzi illeciti quale ad esempio il riciclaggio.

Infine, un altro vantaggio consiste nella possibilità di utilizzare tali criptomonete ovunque nel mondo riducendo i costi e gli inconvenienti associati ai cambi correnti delle valute diverse tra le nazioni.

 

Le criptomonete oggi

Nelle condizioni socio economiche e finanziarie odierne, però, i vantaggi dell’uso delle criptomonete per i consumatori medi sono minimi.

Secondo una recente ricerca condotta da Kaspersky, una nota azienda russa specializzata in sicurezza informatica, nel mondo l’81% delle persone non ha mai effettuato acquisti tramite criptovalute e in Italia l’84%; il 31% ritiene che tali monete siano instabili e non le adotterà finché non avranno acquisito maggiore stabilità, in Italia tale percentuale sale al 49%; infine il 35% è convinto che questa sia solo una moda passeggera, mentre in Italia tale idea sussiste nel 29% degli individui.

A livello mondiale oggi solo il 18% si è dichiaro predisposto in un futuro ad adottare tali monete. In realtà occorre anche precisare che, sebbene la divulgazione in questo settore sia ampia, ad oggi solo il 29% nel mondo e il 36% in Italia delle persone possiede una conoscenza di base delle criptovalute, e solo il 10% degli intervistati all’estero e l’8% del campione italiano, comprende perfettamente come funzionano.

In base anche a questi dati si capisce, almeno parzialmente, perché ad oggi le criptomonete sono state quasi esclusivamente utilizzate solo per scopi di investimento speculativo.

 

La psicologia delle criptovalute e dei suoi utilizzi

Dietro la lenta e faticosa adozione delle criptovalute pare che si possano individuare diversi fattori, sia tecnici, sia psicologici. Tra i più ricorrenti possiamo segnalare:

1. La carenza di standard

Attualmente esistono diverse criptomonete, ciascuna con i sui protocolli, il suo potenziale mercato, per questo anche la competitività tra loro pare destinata a crescere. Persino Facebook di recente ha proposto la sua, Libra. Inoltre, sembra che persino valute già esistenti possano essere riproposte in nuove varianti. Nessuno oggi è in grado di prevedere se e quale potrebbe predominare in futuro o se le stesse monete potranno sopravvivere.

La psicologia dei consumi ci insegna che quando il mercato manca di standard, norme, punti di riferimenti ed è molto volatile, i consumatori tendono ad adottare le novità con estrema cautela e lentezza. Anche se una piccola parte di loro può essere attratta dalle novità ed è maggiormente propensa all’esplorazione e al rischio, la maggior parte di loro mostra maggiore cautela, timori, preoccupazioni, diffidenza, e una ulteriore minore parte denota estreme resistenze ed uno spirito fortemente orientato alla conservazione del passato che offre più familiarità, garanzie, sicurezza.

 

2. Le ampie fluttuazioni di valore

Le oscillazioni del valore delle criptovalute nel tempo sono stati notevoli, con anche veri e propri crolli che hanno preoccupato non poco gli investitori e anche i semplici osservatori dei mercati.

Se si immagina di possedere una determinata quantità di criptomonete e di avere intenzione di acquistare una certa auto, ad esempio, si deve poter essere almeno minimamente sicuri di quale cifra si dispone per effettuare l’acquisto. Affinché una moneta sia tale e possa essere utile per degli scambi deve poter mantenere un minimo di valore stabile nel tempo.

E’ molto dura scalfire le convinzioni nella testa delle persone e questa può essere molto coriacea e persistente.

 

3. La non accettazione per acquisti correnti

Attualmente sono poche le realtà che accettano le criptovalute per effettuare acquisti. Overstock è stato tra i primi a consentirlo dal gennaio 2014.

Anche in questi casi, però, ci sono state delle difficoltà perché, nello specifico, sono stati confusi i bitcoin con i bitcoin cash, monete di valore assai inferiore che hanno così permesso di effettuare acquisti a prezzi estremamente scontati.

A questo proposito finisce che si crea un circolo vizioso: i consumatori non invocano a gran voce l’uso delle cripromonete per acquistare; le aziende, i rivenditori non le accettano, per cui a loro volta anche i clienti non se ne occupano più di tanto.

Per il momento, quindi, sembra che il denaro contante e le forme di moneta elettronica e mobile siano sufficienti per soddisfare le esigenze dei clienti.

 

Come vengono usate le criptovalute

Nonostante le difficoltà sia concrete, sia mentali e psicologiche, all’adozione finora citate, esistono alcune nicchie in cui pare che le criptomonete stiano trovando il loro impiego. Una di questa riguarda le scommesse sportive. Nel campionato di coppa del mondo di calcio del 2018 Cryptocup è nata con l’intenzione di sfruttare il potenziale della blockchain Ethereum per contrastare la corruzione nel mercato delle scommesse sportive. Scopo del gioco è quello di riuscire a predire correttamente più partite possibili.

Le criptovalute sono state utilizzate anche per delle transazioni immobiliari in California e in Florida per generare social media buzz, per indirizzare i fondi verso i trader di criptovalute, per diversificare il loro portafoglio o per attrarre investitori stranieri. Anche nell’arte le criptovalute hanno trovato il loro parziale utilizzo per acquistare azioni in opere d’arte.

 

L’uso futuro delle criptovalute

Relativamente ad un possibile futuro, è difficile fornire delle previsioni, quello che è certo è che esso ha molto a che fare non solo con ovvie questioni tecniche, ma anche in ampia parte con fattori emotivi, cognitivi, psicologici. I grandi cambiamenti, infatti, richiedono grandi preparazioni soprattutto su un piano interiore per essere realizzati, accettati, adottati e, verosimilmente, avere il successo sperato. In questo senso la collaborazione di più discipline, informatica, economia, sociologia, psicologia, ad esempio potrebbe portare ad ottimi risultati.

 

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